mercoledì, settembre 01, 2010

Diecisuzero:

Dieci son le cose che vorrei chiarire
gli scontrini dei negozi che vorrei conservare
le cassette noleggiate che dovrei restituire
non ammucchiare

nove i buoni pasto ancora da sfruttare
in tavole calde apparecchiate male a mangiare per ore
schifezze e dolore

otto sono i giorni da buttare
a marcire in una stanza e pregare in tuo nome
solo nel mio terrore

sette le chiamate perse sul tuo cellulare
il mio nome in pochi pixel che non vuoi più vedere
e ti sembra normale

sei sono gli accordi di questa canzone
come le corde della mia chitarra che non vuol più suonare
ma dovrei continuare

cinque i piani immaginari che volevo realizzare
sulle nostre vite i tuoi discorsi che sono andati a male
me lo dovevo aspettare

quattro gli assi nella manica del baro
i punti di sutura da applicare e credimi deve far male
ma il dolore è nel cuore

tre sono i delitti che commetterei
come scheletri nel tuo armadio che io non aprirei
mai

due sono le nostre foto un po' sbiadite
le nostre anime siamesi divise dall'ossessione
di una vita normale

zero son le cose che mi restano da dire

Nessun commento:

Ciao Papà