domenica, settembre 30, 2007

Dance Revival

Woman
I can't live
Live without you in my life


Yeah, woman
I need you
Keep my money by the rise


No matter what I say or do
I'm so in love with you

sabato, settembre 29, 2007

Domanda:

Ponetevi per un istante nella seguente situazione.

Siete nella vostra automobile, state tornando a casa, e all'improvviso vedete un mezzo da lavoro (camion pompa) in fiamme all'interno di una fabbrica.

Vi rendete conto che, oltre al fatto che di per sè è pericoloso, ci sono altri due mezzi accanto a quello che sta bruciando, pensate ad eventuali danni a persone per esplosioni e...

A) Chiamate il 115 notificando l'incendio;
B) "Chi me lo fa fare, torno a casa a dormire, teng' suonn' afancul'a'soret!";
C) Avete paura e accelerate, per evitare che esploda tutto proprio quando state passando;

Io ho fatto la mia scelta, ma gradirei feedback. Lasciate un commento con la risposta, grazie.

mercoledì, settembre 26, 2007

Bella

La parola Bella è nata insieme a lei

Col suo corpo e con i piedi nudi, lei

E' un volo che afferrerei e stringerei

Ma sale su l'inferno a stringere me

Ho visto sotto la sua gonna da gitana

Con quale cuore prego ancora Notre Dame

C'è

Qualcuno che le scaglierà la prima pietra?

Sia cancellato dalla faccia della terra!

Volesse il diavolo, la vita passerei

Con le mie dita tra i capelli di Esmeralda

domenica, settembre 23, 2007

Grazie alla vita


Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me dió dos luceros,
Que cuando los habro
Perfecto distingo,
Lo negro del Blanco,
Y en el alto cielo,
Su fondo estrellado,
Y en las multitudes
Al ombre que yo amo

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado el oído,
Que en todo su hancho,
Grava noche y dia
Grillos y canarios,
Martillos Turbinas
Ladridos Chubascos
Y la voz tan tierna
Del que estoy amando

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado el sonido
Y el abecedario,
Con el las palabras,
Que pienso y declaro
Madre amigo hermano,
Yluz alumbrando,
La ruta del alma
Del que estoy amando

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado la marcha
De mis pies cansados,
con ellos anduve,
ciudades y charcos,
Playas y desiertos,
Montañas y llanos
Y la casa tuya,
Tu calle y tu patio

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me dio el corazón
Que agita su marco
Cuando miro el fruto
Del cerebro humano,
Cuando miro el bueno
Tan lejos del malo
Cuando miro el fondo
De tus ojos claros

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto,
Me ha dado la risa
Y me ha dado el llanto
Asi yo distingo
Dicha de quebranto
Los dos materiales
que forman mi canto
y el canto de ustedes

que es el mismo canto,
y el canto de todos
,
que es mi propio canto

Gracias a la vida,
Que me ha dado tanto

Grazie alla vita che
mi ha dato tanto,
mi ha dato due astri
che quando li apro
perfettamente distinguo
il nero dal bianco,
e nell'alto cielo
il suo sfondo stellato,
e tra le moltitudini
l'uomo che amo.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato l'ascolto
che in tutta sua apetura
cattura notte e giorno
grilli e canarini,
martelli turbine
latrati burrashe
e la voce tanto tenera
di chi sto amando.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato il suono
e l'abbecedario
con lui le parole
che penso e dico,
madre, amico, fratello
luce illuminante,
la strada dell'anima
di chi sto amando.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato la marcia
dei miei piedi stanchi,
con loro andai
per città e pozzanghere,
spiagge e deserti,
montagne e piani
e la casa tua,
la tua strada, il cortile.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato il cuore
che agita il suo confine
quando guardo il frutto
del cervello umano,
quando guardo il bene
così lontano dal male,
quando guardo il fondo
dei tuoi occhi chiari.

Grazie alla vita
che mi ha dato tanto,
mi ha dato il riso
e mi ha dato il pianto,
così distinguo
gioia e dolore
i due materiali
che formano il mio canto
e il canto degli altri
che è lo stesso canto

e il canto di tutti

che è il mio proprio canto.
Grazie alla vita
che mi ha dato tanto.


Gracias a la vida - Violeta Parra

mercoledì, settembre 19, 2007

FELICITà vuol dire guardarti negli occhi e sentirsi al sicuro
FELICITà vuol dire restare abbracciati durante la notte
FELICITà vuol dire sentirti respirare mentre dormi
FELICITà vuol dire aver fretta di vivere insieme
FELICITà vuol dire vederti ogni giorno
FELICITà vuol dire aver paura di morire ora xkè nn vorrei mai lasciarti
FELICITà vuol dire sapere ke nn è un sogno
FELICITà vuol dire credere in me grazie a te
FELICITà vuol dire aspettare il giorno ke me lo chiderai...
FELICITà vuol dire Amarti + di ieri e meno di domani
FELICITà vuol dire non riuscire ad immaginare una vita senza te!
da
fe||ce

agg.
FO
1a pienamente soddisfatto, appagato: essere, sentirsi, vivere f.; fare f. qcn. | contento, lieto: sono f. per te; f. di fare la sua conoscenza, nelle presentazioni | fortunato: f. chi si accontenta di poco!
1b di volto, aspetto, che esprime, manifesta contentezza: sguardo, espressione f.
2a di avvenimento, periodo e sim., che è o è stato fonte di felicità: giorni felici, una vita f., un matrimonio f.; per anton.: l’età f., l’infanzia | f. notte, f. viaggio, come formula di augurio
2b di qcs., ben riuscito, soddisfacente: un’idea, una scelta f.; avere un esito f., poco f.; un’espressione f., appropriata, azzeccata | carattere, temperamento f., buono, mite
3 che riesce bene in ciò che fa, abile: uno scrittore, un artista f.; avere la penna, il pennello f., essere abile nello scrivere o nel dipingere; avere la memoria f., ricordare bene
4 LE di luogo: fertile, rigoglioso: da’ felici giardini spandeasi | un provocante odore (D’Annunzio)


felicità vuol dire amare ed essere amati insieme;
felicità vuol dire sapere di avere qualcuno di cui fidarsi fino in fondo;
felicità vuol dire ritrovarsi nei pensieri di un'altra persona;
felicità vuol dire comprensione e rispetto;
felicità vuol dire gioia al solo pensiero di una vita insieme;
felicità vuol dire affiatamento;
felicità vuol dire tante cose.
felicità vuol dire Giò.

martedì, settembre 18, 2007

"E' ora di andare a letto" disse una voce a Daniele
"No, non voglio!" rispose Daniele e corse a nascondersi nel Castello Magico...
...

lunedì, settembre 17, 2007

Al MiO RaGgIo Di SoLe







Vediamo solo ciò che vogliamo vedere,
conosciamo solo ciò che abbiamo già conosciuto.
Ed in quell'attimo senza tempo nel quale,
scardinati improvvisamente,
lasciamo entrare un soffio d'aria nuova,
sconosciuta,
pulita,
ancora non contaminata dalla nostra mente,
in quell'attimo infinito siamo liberi,
sciolti dal giogo di ogni cosa,
fede compresa,
e abbiamo il coraggio e la meraviglia di essere noi stessi,
così come siamo,
indifesi al mondo,
completi nell'anima.

LiFeSiZeMiRRoR

domenica, settembre 16, 2007

- "Non te lo sei mai chiesto perchè cadono i quadri?"

- "No, veramente"

-" A me m'ha sempre colpito tutta questa faccenda dei quadri."

- "Ma che c..zo c'entra il quadro?"

-"Centra! Perchè a Novecento quella famosa notte andò come va per i quadri. Stanno su per anni... e poi senza che accada nulla, ma nulla dico... fran! Giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, però loro a un certo punto... fran! ...cadono lo stesso. Non c'è una ragione! Perchè proprio in quell'istante? Non si sa! E' una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino e scopri che non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio."

La leggenda del pianista sull'oceano
Giuseppe Tornatore - 1998
dal monologo teatrale "Novecento" di Alessandro Baricco

sabato, settembre 15, 2007


Educatio et disciplina mores faciunt,
et ad id vivit unusquisqiie,
quod didicit.

Itaque bona consuetudo excutere debet,
quod mala instruxit.

Bene loquere,
bene facias.

Seneca

martedì, settembre 11, 2007

Non ne ho la certezza, magari sarà finta, ma è un ottimo spunto di riflessione.

A volte una cazzata può costare cara.



"Mamma, sono uscita con amici.
Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici.
Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una sprite.
Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente,mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici.
Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato giusto.
Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo.
Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria.
Non potevo immaginare, mamma, ciò che
mi aspettava... Qualcosa di inaspettato!
Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco".
Mamma, la sua voce sembra così lontana!
Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere.
Posso sentire i medici che dicono: "questa ragazza non ce la farà".
Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità.
Alla fine lui ha deciso di bere e io adesso devo morire...
Perchè le persone fanno tutto questo, mamma?
Sapendo che distruggeranno delle vite?
Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente.
Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte.
Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare...
Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva...
La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura.
Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata...
Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente.
Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene.
Per questo... ti voglio bene e... addio
"

sabato, settembre 08, 2007

Sei tu
Poesia


Ad ogni alba
Ti alzi splendente

E scivoli via leggera
dai lacci
dai metri e dai pesi

Ti slanci spavalda
oltre le righe
di smorte parole ingessate

Affondi improvvisa le tue tenerezze
sciabolando
Come lame nel cuore

Illumini inesausta
sentieri senza traccia
arruffando la sapienza dei profeti

Sputi ribelle
sulle mani rapaci dei mercanti
che ti mostrano nuda
Nelle piazze

Muori e risorgi ogni giorno
Albasplendente
Nel cuore degli innocenti

Sei tu
Poesia



N. Scardeoni

sabato, settembre 01, 2007

Bolla di sapone


Lo sai ched’è la Bolla de Sapone?
l’astuccio trasparente d’un sospiro.
Uscita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe’ fasse cunnalà come se sia
dall’aria stessa che la porta via.

Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quela palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la robba che ciaveva intorno,
j’agnede incontro e la chiamò: - Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!

Er celo, er mare, l’arberi, li fiori
pare che t’accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccica e sfavilla.-

La bolla de Sapone je rispose:
- So’ bella, sì, ma duro troppo poco.
La vita mia, che nasce per un gioco
come la maggior parte de le cose,
sta chiusa in una goccia... Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.

Ciao Papà