venerdì, giugno 04, 2010

Morte cerebrale

Ti ho rivista oggi.

Per sbaglio.

Ero per strada e c'eri tu, lì, dall'altro lato.

Confuso nella folla ho fatto attenzione a nascondermi per evitare qualsiasi reazione.
E come l'altra volta ti ho riconosciuta da un gesto comunissimo ma tuo personalissimo ed unico al tempo stesso.

La mano che, a partire dalla fronte, scorre tra i capelli per dargli ordine, pettinarli, rimetterli a posto.

Un gesto che riconosco fra mille.

Cuore in gola. Voglia di avvicinarmi, voglia di stringerti e dirti che ti amo.

Poi mi sveglio. Era un altro sogno.

Nessun commento:

Ciao Papà