lunedì, dicembre 29, 2014
sabato, dicembre 20, 2014
giovedì, dicembre 18, 2014
mercoledì, dicembre 17, 2014
Vorrei dire:
Dal momento che la chimica ha fatto il suo,
Dato che ci siamo contagiati e siamo infetti l'una dell'altro,
E gli abbracci, i sorrisi, gli imbarazzi e tutte le cose non dette,
E pure quelle dette, ché comunque ci sono e ci saranno, vivaddio
Dico:
Considerato tutto ciò,
Ma viverci e basta?
---
G
Dal momento che la chimica ha fatto il suo,
Dato che ci siamo contagiati e siamo infetti l'una dell'altro,
E gli abbracci, i sorrisi, gli imbarazzi e tutte le cose non dette,
E pure quelle dette, ché comunque ci sono e ci saranno, vivaddio
Dico:
Considerato tutto ciò,
Ma viverci e basta?
---
G
lunedì, dicembre 15, 2014
Unica
Si dice che ci vuole molto per conquistare la fiducia di qualcuno, e poi un attimo per perderla.
Non solo questo è vero, ma lo è a livelli diversi; così che quando pensavi di saperlo già lo devi imparare di nuovo.
Tu
Sei
In un gesto,
In uno sguardo,
Nel suono della tua voce,
Nelle curve dolci del tuo corpo.
Nelle paure,
La voglia di spensieratezza.
Nei pensieri più nascosti,
L'andare e venire, come le onde del mare.
Così
Solo tu
---
G
Non solo questo è vero, ma lo è a livelli diversi; così che quando pensavi di saperlo già lo devi imparare di nuovo.
Tu
Sei
In un gesto,
In uno sguardo,
Nel suono della tua voce,
Nelle curve dolci del tuo corpo.
Nelle paure,
La voglia di spensieratezza.
Nei pensieri più nascosti,
L'andare e venire, come le onde del mare.
Così
Solo tu
---
G
giovedì, dicembre 11, 2014
martedì, dicembre 09, 2014
giovedì, dicembre 04, 2014
Scrivere
Questa frase contiene cinque parole.
Ed ecco altre cinque parole. Frasi così vanno bene, eh. Ma troppe insieme diventano monotone. Fa' attenzione a cosa succede. La scrittura così è noiosa. Queste parole sembrano un ronzio. Quasi come un disco rotto. L'orecchio ha bisogno di varietà.
Adesso ascolta.
Cambiando la lunghezza delle frasi, creo... Musica. Sì, musica! La scrittura è come un canto. Essa può avere un ritmo piacevole, come una cadenza, un'armonia. E sto utilizzando frasi di media lunghezza.
Altre volte poi, quando sarò certo che il lettore è riposato, potrò impegnarlo in una frase di lunghezza considerevole, una frase che s'infiamma energica e che monta con l'impeto di un crescendo, di un rullo di tamburi, del fragore dei piatti - una frase che lasci intendere: ascoltami, ciò che dico è importante!
Gary Provost
Ed ecco altre cinque parole. Frasi così vanno bene, eh. Ma troppe insieme diventano monotone. Fa' attenzione a cosa succede. La scrittura così è noiosa. Queste parole sembrano un ronzio. Quasi come un disco rotto. L'orecchio ha bisogno di varietà.
Adesso ascolta.
Cambiando la lunghezza delle frasi, creo... Musica. Sì, musica! La scrittura è come un canto. Essa può avere un ritmo piacevole, come una cadenza, un'armonia. E sto utilizzando frasi di media lunghezza.
Altre volte poi, quando sarò certo che il lettore è riposato, potrò impegnarlo in una frase di lunghezza considerevole, una frase che s'infiamma energica e che monta con l'impeto di un crescendo, di un rullo di tamburi, del fragore dei piatti - una frase che lasci intendere: ascoltami, ciò che dico è importante!
Gary Provost
martedì, dicembre 02, 2014
Ti sento
Il volersi bene si costruisce. Ma l’amore quello vero, no.
L’amore lo senti immediato, non ha tempo.
É dire “ti sento”.
Un contatto di pelle, un abbraccio, un bacio.
Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano.
Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro.
Rinunciarvi è folle, sempre e comunque.
Erri De Luca, I pesci non chiudono gli occhi
L’amore lo senti immediato, non ha tempo.
É dire “ti sento”.
Un contatto di pelle, un abbraccio, un bacio.
Mantenersi, il mio verbo preferito, tenersi per mano.
Ti può bastare per la vita intera, un attimo, un incontro.
Rinunciarvi è folle, sempre e comunque.
Erri De Luca, I pesci non chiudono gli occhi
giovedì, novembre 27, 2014
mercoledì, novembre 26, 2014
lunedì, novembre 24, 2014
Nulla è sicuro, ma scrivi
Traducendo Brecht
Un grande temporale
per tutto il pomeriggio si è attorcigliato
sui tetti prima di rompere in lampi, acqua.
Fissavo versi di cemento e di vetro
dov’erano grida e piaghe murate e membra
anche di me, cui sopravvivo. Con cautela, guardando
ora i tegoli battagliati ora la pagina secca,
ascoltavo morire
la parola d’un poeta o mutarsi
in altra, non per noi più, voce. Gli oppressi
sono oppressi e tranquilli, gli oppressori tranquilli
parlano nei telefoni, l’odio è cortese, io stesso
credo di non sapere più di chi è la colpa.
Scrivi mi dico, odia
chi con dolcezza guida al niente
gli uomini e le donne che con te si accompagnano
e credono di non sapere. Fra quelli dei nemici
scrivi anche il tuo nome. Il temporale
è sparito con enfasi. La natura
per imitare le battaglie è troppo debole. La poesia
non muta nulla. Nulla è sicuro, ma scrivi.
[Franco Fortini]
Un grande temporale
per tutto il pomeriggio si è attorcigliato
sui tetti prima di rompere in lampi, acqua.
Fissavo versi di cemento e di vetro
dov’erano grida e piaghe murate e membra
anche di me, cui sopravvivo. Con cautela, guardando
ora i tegoli battagliati ora la pagina secca,
ascoltavo morire
la parola d’un poeta o mutarsi
in altra, non per noi più, voce. Gli oppressi
sono oppressi e tranquilli, gli oppressori tranquilli
parlano nei telefoni, l’odio è cortese, io stesso
credo di non sapere più di chi è la colpa.
Scrivi mi dico, odia
chi con dolcezza guida al niente
gli uomini e le donne che con te si accompagnano
e credono di non sapere. Fra quelli dei nemici
scrivi anche il tuo nome. Il temporale
è sparito con enfasi. La natura
per imitare le battaglie è troppo debole. La poesia
non muta nulla. Nulla è sicuro, ma scrivi.
[Franco Fortini]
sabato, novembre 22, 2014
A te che ostinatamente non dai retta al tuo cuore, sei testarda, orgogliosa e pensi di risolvere con gli artifici della mente il tuo bisogno d'amore.
[...]
L'amore vive delle leggi della vita, nella gioia e nel dolore: chi tenta di mettersi al riparo verrà prima o poi stanato dal suo bunker esistenziale e condannato a vivere una vita sicura sì, ma nell'infelicità e nel rimpianto.
P. Tartaglia
[...]
L'amore vive delle leggi della vita, nella gioia e nel dolore: chi tenta di mettersi al riparo verrà prima o poi stanato dal suo bunker esistenziale e condannato a vivere una vita sicura sì, ma nell'infelicità e nel rimpianto.
P. Tartaglia
giovedì, novembre 20, 2014
giovedì, novembre 06, 2014
mercoledì, novembre 05, 2014
martedì, novembre 04, 2014
domenica, novembre 02, 2014
Afterhours - Ci sono molti modi
lo so che il mio amore è una patologia
vorrei che mi uccidesse ora
giovedì, ottobre 30, 2014
martedì, ottobre 28, 2014
domenica, ottobre 26, 2014
venerdì, ottobre 24, 2014
Nel mondo di Alice
mercoledì, ottobre 22, 2014
Protocollo 882
Repost di Gianni Solla
Protocollo 882
Ho mandato il mio curriculum al tuo cuore,
mi ha detto: si metta in fila,
mi ha detto: molti hanno lasciato questo lavoro,
mi ha detto: non abbiamo l’assicurazione per i danni,
mi ha detto: il contratto verrà rinnovato ogni mattina.
qui il link originale
Protocollo 882
Ho mandato il mio curriculum al tuo cuore,
mi ha detto: si metta in fila,
mi ha detto: molti hanno lasciato questo lavoro,
mi ha detto: non abbiamo l’assicurazione per i danni,
mi ha detto: il contratto verrà rinnovato ogni mattina.
qui il link originale
giovedì, ottobre 16, 2014
Verresti?
Resisteresti poco, al freddo senza l’afa estiva ma sarebbe un’esperienza diversa, no?
Poi ti riporterei indietro, come è giusto che sia.
Ma per un po’ ti porterei con me.
Ti racconterei le cose che non avrò il tempo di finire di dirti.
Solo per quello, per trovare il modo che duri di più.
Ti farei guardare il mare freddo, così apprezzeresti il tuo.
Ti farei una foto e la lascerei nel cassetto per le volte che avrò voglia di guardarti con i capelli scompigliati e il sorriso accennato.
Mangeremo e dormiremo poco perché non ci sarebbe il tempo; tutto quello che vorresti cercherei di dartelo.
Ti farei esprimere un desiderio e lo esaudirei. Solo uno, perché tre non sarei capace.
Ti farei almeno un paio di domande scomode, perché così ti fideresti di me; perché così, se ti telefonassi almeno una volta, sussulteresti un pochino e quando deciderai di andare via, ci sarà almeno una volta in cui vorrai tornare.
Vorrei che ti fossi innamorata di me, per chiedermi di restare. Ma forse tu impieghi tanto per innamorarti e allora è per questo che vorrei portarti con me: per farti innamorare.
Verresti?
Poi ti riporterei indietro, come è giusto che sia.
Ma per un po’ ti porterei con me.
Ti racconterei le cose che non avrò il tempo di finire di dirti.
Solo per quello, per trovare il modo che duri di più.
Ti farei guardare il mare freddo, così apprezzeresti il tuo.
Ti farei una foto e la lascerei nel cassetto per le volte che avrò voglia di guardarti con i capelli scompigliati e il sorriso accennato.
Mangeremo e dormiremo poco perché non ci sarebbe il tempo; tutto quello che vorresti cercherei di dartelo.
Ti farei esprimere un desiderio e lo esaudirei. Solo uno, perché tre non sarei capace.
Ti farei almeno un paio di domande scomode, perché così ti fideresti di me; perché così, se ti telefonassi almeno una volta, sussulteresti un pochino e quando deciderai di andare via, ci sarà almeno una volta in cui vorrai tornare.
Vorrei che ti fossi innamorata di me, per chiedermi di restare. Ma forse tu impieghi tanto per innamorarti e allora è per questo che vorrei portarti con me: per farti innamorare.
Verresti?
lunedì, ottobre 13, 2014
mercoledì, agosto 27, 2014
venerdì, agosto 01, 2014
Dreams are made of this
Una telefonata, noi che parliamo, voglia di vederci, tuo nipote con me, fiducia inaspettata, gioia, decidere come fare, volersi, volere un figlio.
Un sogno, poi la sveglia.
lunedì, maggio 26, 2014
venerdì, maggio 09, 2014
martedì, aprile 15, 2014
domenica, febbraio 09, 2014
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