lunedì, maggio 28, 2012
Sei sfortunato se inciampi e perdi la corriera o se ti cade un ramo sulla testa quando passi sotto un albero. Quando accadono cose importanti, anche cose che fanno soffrire, non è sfortuna: è la tua vita e devi solo trovare il modo per continuare, al meglio. E per quanto riguarda la solitudine non lasciarti spaventare dalla parola.
[...]
La solitudine nasce quando non respiri abbastanza, quando non ti accorgi dei cambiamenti e quando hai un unico sogno che bussa tutte le notti nella tua testa. Non ti scrivo, quindi, perché mi sento sola. Ti scrivo e vorrei parlarti perché tu ti convinca di non essere sola. Per allontanare da te quest'idea sbagliata. Se ami te stessa, ami la vita e la vita non ci lascia mai soli.
Stanchi, a volte, ma mai soli.
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Da "se ti abbraccio non aver paura" di Fulvio Ervas.
lunedì, maggio 07, 2012
Soldi soldi soldi
per andare via lontano
dall'agonia, dalla pazzia,
dalla polizia
che smania sempre
di portarti via
Comprare scarpe nuove
una macchina che vale
gran riserva color caviale
sul tavolino di marzapane
non comprerò più cordiale
al discount della statale N.3
Ballerine danzano sul lucido parquet
vassoio ripieno di cliché
vassoio che gocciola sul cachè
lascialo lì sul mio divino divano
firmato di fino di pelle di uomo
coperto d'erto sono un esperto
di archi e tetture, di architetture
ma le tette, maledette
a me piacciono di più
Manicure per vezzo
pedicure per l'olezzo
non sono avvezzo a guardare il prezzo
nelle vetrine delle burine
comprerò men che nulla ed un botton
(parapa ponzi ponzi pò)
Questa taverna piena d'infami
che sembrano scesi tutti dai rami
diventerà un circolo onesto
non uscirà pesto nessuno
smetteremo di spegnere il fumo
spartire un pò per uno
buon profumo sulla pelle
finalmente facce belle
son porcari ma brutti rari
questi bari dei miei compari
amici miei
Le gocciola sul lucido parquet
vassoio ripieno di cliché
vassoio che gocciola sul cachè
lascialo lì per tutto il dì
sulle sedie da biennale
sembra Natale col capitale
l'addominale non fa più male
pance vuote, gambe corte
volutamente sono contorte
le ambizioni degli artisti
buffoni di corte fan buffi a carte
beffati dal vino non hanno un quattrino
Sarò prodigo, sono un esperto
di miseri e corde, di misericordie
ma le scorte, nelle sporte
a me piacciono di più
Questi borghesi cuccioli, cuccioli
riccioli, riccioli pieni di spiccioli
con le bocche a somiglianza
del buchino sotto la panza
della gallina del contadino
che essendo mio cugino
vive da latifondista
con una lista parlamentare
tanto a parlare lui ci sa fare
costruire una pista privata
capolista la squadra comprata
per niente rubata sarà la partita
si sa chi più paga
e pur chi più spera
e chi spara di più
Dicevo i borghesi spiriti illesi
sempre tesi a leggere tesi
arnesi difesi da forse palesi
vulnerabili arresi e sospesi
a pesi d'oro
tutti in coro
davanti alle cifre da me elargite
chineranno la testa un po'
e baceranno come si dice
pure lo zero del mio popò
Dolori e dollari
mezzadri e nobili
ciurme di poveri
ancorate alla baia del whisky
sulla sponda chiamata bicchiere
se io muoio tu te ne infischi
che da sempre lo piazzi nel sedere
se l'oste al vino ci ha messo l'acqua
noi s'annacquano
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