Al ritmo di una vita nuova.
lunedì, ottobre 26, 2009
martedì, ottobre 13, 2009
cold ice
Tempo, non c'è tempo, sempre più in affanno seguo il nostro tempo
Vuoto di senso <-> Senso di vuoto
E persone, quante, tante persone
Un mare di gente nel vuoto
Mi rendo conto che il tempo passa e fa sul serio, e l'unica cosa che si possa fare è corrergli dietro, forse contro. L'età aumenta, i guai pure, il tutto si riversa su di me a livelli diversi - danni fisici, psicologici, collera e paura, stress, sindrome da traffico, ansia e stati emotivi, primordiali malesseri, pericoli imminenti e ignoti disturbi sul sesso - Qualcosa non va, qualcosa va cambiato.
E, seppure debba fare a botte per staccarmi da dosso quell'aria da piccolo ragazzino ribelle, resto fermamente convinto del mio modo di ragionare.
C'è, in tutto questo sistema, qualcosa di profondamente corrotto, ed è come se sentissi - contemporaneamente alla necessità di fuggire via, volutamente quanto prima, in qualche modo a dimostrazione di una triste rassegnazione - dicevo, è come se sentissi la forza di lottare, cambiare, aiutare a capire, ragionare, moderare, investigare, trovare soluzioni.
Rilevo qualcosa di anomalo, come se la situazione sia prossima all'esplosione (o forse all'implosione, si addice di più).
Tutto questo crollerà.
Il problema è la sensazione che dalle ceneri si rialzerà lo stesso schifo. Aiuto.
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