domenica, maggio 02, 2010

Visioni // self consciousness

in autostrada. in una giornata torrida. sull'asfalto una lunga striscia di sangue e il corpo, spappolato, qualche decina di metri più avanti.

volare. in aria, osservare la terra come fanno le aquile, dall'alto. dall'altro lato del mondo.

memorie. flashback incondizionati, forzature dell'anima. tormenti piacevoli che durano un'eternità e lacerano la pelle.

tanica. ricolma di benzina, svuotartela addosso. sentire già la cute che reagisce irritandosi, l'odore penetra nelle narici, le attraversa, sconfina nel cervello. poi il cerino cade in un istante che dura una eternità, e diventa tutta una vampa.

pugni. nel muro. a letto. una volta, due volte, tre volte, fino a creparsi le nocche. solo per cercare di dormire senza fantasmi.

il silenzio del vuoto. l'aria che manca nei polmoni, che si contraggono. spasmi insolenti di una vita dal sapore di terra marcia, in cui non fai in tempo a seminare, ché con cura maniacale il sole - lo stesso sole che la vita la dona, brucia. altera, distrugge.

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Ciao Papà